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Content Governance: mercato sportivo digital, i dati di THRON

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Il processo di content governance

L’ultima ricerca di THRON ribadisce l’importanza strategica della “content governance” in un settore con il 66% di aziende impegnato nella trasformazione digitale e il 25% degli acquisti che sarà online nel 2023    

Content governance: tutelare l’identità di marca

Attraverso la gestione efficace dei contenuti digitali, e migliorare l’esperienza utente con l’integrazione omnicanale dei touchpoint.

Si giocano anche sulla content governance ossia sull’efficacia dei processi di creazione, organizzazione e distribuzione degli asset digitali. Queste sono sfide che attendono il marketing delle aziende italiane di articoli sportivi. 

Nell’analisi, la software house padovana traccia quindi il campo da gioco nel quale dovranno confrontarsi i marketer. Questo tramite il supporto di alcune storie di brand d’eccellenza che stanno conseguendo risultati importanti grazie anche al Digital Asset Management di THRON. Questa piattaforma segnalata da Forrester tra le migliori venti al mondo. 

Un settore che spinge sull’acceleratore 

Il settore, dopo un rallentamento dei consumi dovuto alla pandemia (-15,8%, fonte PWC), vive una fase di sviluppo con una previsione di fatturato di oltre 6,3 miliardi di euro entro il 2023 (fonte PWC).

A spingere questa ripresa contribuiscono anche una nuova attenzione dei consumatori per il benessere fisico. Senza dimenticare la tendenza a prediligere un abbigliamento comodo nei mesi di smart working e lockdown e, non ultimi, gli incredibili risultati sportivi del 2021.

Due aziende su 3 corrono verso il digital 

La crescita del settore è accompagnata da una spiccata propensione al digitale. Il 32% dei consumatori preferisce infatti l’online ai negozi fisici ed entro il 2023 il 25% degli acquisti sarà digitale: quasi il doppio rispetto al 13,9% del 2019 (dati PWC).

Per non farsi trovare impreparate, 2 imprese su 3 stanno già affrontando un percorso di trasformazione digitale, con investimenti finalizzati in gran parte all’e-commerce e al digital marketing che nel 53% dei casi arrivano fino al 5% del fatturato (Digitale e Sport, 2020, Osservatorio Assosport & Digital Enterprise Lab dell’Università Ca’ Foscari di Venezia).

La partita dell’omnicanalità 

«In questo contesto – si sottolinea nel documento – un ruolo chiave viene svolto da quelle tecnologie digitali capaci di rendere più efficienti i processi di vendita e di marketing. In risposta alle nuove tendenze di consumo, infatti, le aziende sono sempre più attente a presidiare nuovi canali e produrre nuovi contenuti, che abilitano il raggiungimento degli obiettivi di business solo se gestiti in modo efficiente».

Si moltiplicano così le opportunità, ma anche le sfide. Come evidenzia THRON, la crescita esponenziale dei punti di contatto con i consumatori richiede sforzi importanti per presidiare canali molto differenti: siti web, blog, social media, campagne ADV, marketplace ed e-commerce proprietari.

I marketer sono quindi chiamati a gestire e distribuire versioni, formati e tipologie di contenuti differenti per i diversi touchpoint e a garantire l’allineamento tra contenuti e relative informazioni di prodotto per ciascun canale. Una sfida che «impone una gestione accurata e concertata, perché la mancata coerenza rischia di mettere a repentaglio l’identità e il posizionamento della marca».

Leggi anche: Negozio fisico o shop online: il futuro è l’omnicanalità

Content Governance: l’esperienza utente 

A cambiare è poi anche il rapporto con i consumatori, oggi più esigenti rispetto al passato. In particolare «gli utenti premiano sempre più una comunicazione in grado di instaurare un dialogo autentico tra brand e utente. Premiano chi è capace di parlare loro, a prescindere dal canale, in modo coerente rispetto alla fase del percorso d’acquisto in cui si trovano. Così e-commerce, marketplace, siti web e negozi fisici devono dialogare tra loro. Anche in questo caso, poter contare su una soluzione digitale in grado di garantire la migliore esperienza utente, in qualsiasi momento, risulta cruciale».

Storie di successo di content governance 

In questo contesto, un ruolo chiave viene quindi svolto da quelle tecnologie capaci di migliorare i processi di vendita e di marketing. Così si garantisce una gestione centralizzata ed efficiente degli asset digitali: dalla creazione e organizzazione, fino alla loro distribuzione nei vari canali.

Lo sa bene THRON che, con la sua piattaforma di Digital Asset Management, affianca diverse realtà anche dello Sporting Goods. Questo le aiuta a imporsi più rapidamente nel mercato e a proteggere l’identità delle proprie marche.

Rispetto a un tradizionale DAM, il sistema di “content governance” di THRON gestisce infatti nativamente i contenuti e le informazioni di prodotto.

Diventa così un’unica fonte di verità aziendale per governare l’intero ciclo di vita degli asset digitali, disponendo di informazioni sempre aggiornate e coerenti, dall’ERP all’e-commerce.

Questi valori si traducono in vantaggi concreti. THRON ha infatti permesso alle aziende del settore di:

  • aumentare il ROI della content strategy (anche del 30%) e 
  • rendere più efficienti i processi, riducendo sia i costi di produzione dei contenuti (-70%) sia quelli di gestione degli asset digitali (anche del 35%).

Prendiamo come esempio l’azienda di abbigliamento per golfisti Chervò che ha snellito le operazioni legate alla filiera del contenuto. Senza venire mai duplicati, gli asset digitali e le schede dei prodotti distribuiti sugli e-commerce aziendali vengono infatti aggiornati e arricchiti automaticamente in tempo reale.

L’adozione di THRON ha invece permesso allo storico marchio per motociclisti Dainese di tenere sotto controllo e presidiare la consistenza dell’immagine di brand in tutti i suoi touchpoint a livello globale. L’utente gode sempre di un’esperienza rilevante e coerente, a prescindere dal canale di fruizione.

Nel segno dei dati si muove infine Campagnolo. Questo  prestigioso brand del ciclismo utilizza l’intelligenza artificiale di THRON per raccogliere feedback sulla fruizione dei contenuti. Così facendo costruisce una comunicazione emozionale e relazionale personalizzata sugli interessi e le preferenze dei propri utenti.

Cos’è THRON

Software company tutta italiana, dal 2009 THRON progetta soluzioni in ambiente cloud, sicuro e certificato, per la gestione e la distribuzione centralizzata di tutti i contenuti digitali.

Dall’automotive con Maserati al retail con Whirlpool, dal fashion con Valentino al manifatturiero con Velux, sono numerose le aziende che hanno già scelto il Digital Asset Management di THRON.

La piattaforma è stata segnalata da Forrester Research come uno dei migliori venti DAM al mondo e inserito tra le soluzioni tecnologiche all’avanguardia di Martech 5000 di Scott Brinker. 

Tutti i dati all’interno dell’articolo derivano da una ricerca effettuata da THRON e si possono consultare nel nuovo White Paper della software company.

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