Dai contactless payment a Satispay: la grande rivoluzione dei pagamenti digitali investe l’Italia. Quanto spendiamo e quali sono le tecnologie più usate? Scopriamolo insieme.
Quanto spendono gli italiani attraverso i mezzi digitali?
46 miliardi di euro. Una cifra astronomica che rappresenta la spesa degli Italiani nel 2017, per lo shopping online e offline, attraverso i mezzi digitali. Un risultato strepitoso che segna uno step importante per la digitalizzazione del Paese. Addirittura l’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano stima che il trend possa crescere ancora di più e arrivare ai 100 miliardi di euro nel 2020.
Basti pensare che solo gli acquisti tramite smartphone hanno superato i 5,8 miliardi di euro, crescendo del 65%. Ma entriamo più affondo nella faccenda, per capire quanto davvero vale questo mercato.
I nuovi sistemi di pagamento digitale
Tutto questo successo spiega la nascita di alcune tecnologie sempre più all’avanguardia, il cui scopo è quello di velocizzare i pagamenti e renderli più accessibili, come avere la propria banca a portata di mano. Gli e-commerce, gli e-payment, i mobile payment, contactless payment, mobile pos ecc. offrono dei vantaggi incredibili per gli utenti.
Tuttavia sono ancora utilizzati in una piccolissima percentuale: si parla di 220 miliardi di euro, il 28% dell’intera gamma di servizi di pagamento digitale.
Gli operatori del digital payment: da Samsung Pay a Satyspay
Samsung Pay, Apple Pay, Amazon, ma anche banche e startup come Satyspay e Hype. Questi sono gli operatori che hanno reso possibile tutto questo. E anche gli esercenti commerciali stanno adottando in massa e con molta felicità metodologie di pagamento innovative. Quello che sta avvenendo è una vera rivoluzione, destinata probabilmente a cambiare per sempre il mondo dei pagamenti.
I grandi assenti nel mondo dei pagamenti digitali
Quelli che mancano invece sono Google Pay, di cui si hanno pochissime notizie. Se non che, oltre agli Stati Uniti, oggi è già uscito in alcuni paesi come Londra, Kiev e Portland, per pagare alcuni servizi di trasporto.
Per Huawei anche stesso discorso: attendiamo il suo arrivo in Italia.
Digital payment: le novità del momento
L’ultima novità del momento restano comunque i pagamenti peer-to-peer e le iniziative delle startup come Satyspay e Hype, che stanno registrando sempre più consensi e maggiori adesioni. Sono modalità di pagamento tech che piacciono agli utenti, perché semplificano la fila e velocizzano le transazioni. Soprattutto, sono state brave a promuoversi, offrendo promozioni di cashback che hanno attirato l’attenzione soprattutto dei più giovani.
Tuttavia, Apple Pay, arrivato in Italia da neanche un anno, sta crescendo ogni giorno di più. La concorrenza in questo settore, infatti, diventa sempre più spietata.
La nuova direttiva sui pagamenti digitali: PSD2
Si sa: soprattutto quando ci sono transazioni economiche di mezzo la normativa deve subito prenderne coscienza e creare un sistema di regolamentazione. Infatti, a gennaio 2018 è entrata in vigore la direttiva Psd2 (Payment service directive 2), le regole per la tutela dei consumatori digitali, che di fatto promuovo i pagamenti in mobilità grazie all’open banking.
Questa direttiva ha costretto le banche ad accelerare i processi di innovazione, soprattutto nei paesi dell’Europa dove l’uso dei contanti è ancora molto radicato e diffuso, come la Spagna e la Polonia.