Come sarà la scuola del futuro? Persisteranno gli stessi strumenti o anche tra i banchi e le aule scolastiche faranno breccia le nuove tecnologie?
Come sarà la scuola del futuro?
Bisogna rimarcare che la scuola ha già cominciato a evolversi in questi anni. Dall’implementazione di lavagne elettroniche, ai tablet e laptop quali strumenti di ricerca e didattica. E si prevede pure che in futuro non ci saranno più insegnanti, perché le lezioni verranno condotte online grazie all’intelligenza artificiale.
L’influsso della realtà virtuale
La realtà virtuale è un tipo di tecnologia straordinariamente innovativa e può aiutare gli studenti a incrementare le proprie conoscenze sensibilmente. Come? Sfruttando ambienti virtuali per eseguire prove ed esperimenti, ad esempio scientifici. Inutile dire che brand come Oculus, Google e Samsung sono già al lavoro per ottimizzare l’uso di questa tecnologia rendendola adatta agli ambienti scolastici.
Con la realtà virtuale non sarà più necessario recarsi fisicamente in un’aula, per apprendere qualcosa.
Al via le stampanti 3D
Le stampanti 3D possono essere utilizzate per progettare e realizzare lavori particolari. Opere matematiche o ingegneristiche come ponti, ad esempio. Oppure per ricreare dei manufatti di qualche sorta. Ecco perché i docenti ne vanno pazzi. Questi strumenti sono ambiti perché le loro applicazioni in ambito pratico sono pressoché illimitate. E si sa che apprendere qualcosa per via pratica è sempre preferibile rispetto a farlo unicamente per via teorica.
L’ausilio delle AI
L’intelligenza artificiale può aiutare a identificare quali sono le lacune e i punti di forza in seno alla preparazione degli studenti. Comportandosi di conseguenza: indicando i contenuti più adatti a essere tramandati. Resta da capire in che modo l’AI riuscirà a superare lo scoglio della mancanza di empatia dovuta al suo modello. Perché tra apprendere da un insegnante in carne e ossa capace di entusiasmarti e farlo da un computer la differenza rimane rimarchevole.