Che cos’è il Social Credit System adottato dal Governo cinese? Come funziona? Cosa c’entrano i Big Data con esso?
Non è da poco che sentiamo parlare di Social Credit System. L’origine di un simile chiacchiericcio la dobbiamo a quanto sta avvenendo in Cina da alcuni anni a questa parte. Il Governo sta infatti sperimentando un metodo di controllo sociale definito appunto Social Credit System, da alcuni definito tirannico. Ma veniamo più nei dettagli.
Il S.C.S. nasce nel 2007 per volontà del Consiglio di Stato cinese. L’idea di fondo era di creare un sistema che valutasse persone e aziende così da consentire di organizzare un’immensa quantità di informazioni legate a pagamenti e comportamenti online nella maniera più precisa possibile. Queste informazioni sarebbero poi state usate per valutare i soggetti e profilarli.
Come funziona il Social Credit System cinese?
Ogni cittadino ha un determinato credit score. Ciascun credit score può essere modificato da elementi positivi (attività nel sociale, ad esempio) e negativi (multe non pagate, segnalazioni, debiti). Se il rating del cittadino è positivo gli potranno essere corrisposti servizi gratuiti o posizioni di privilegio (fast lane negli uffici comunali). Se negativo, non potrà accedere a determinati acquisti, ad esempio l’acquisto di biglietti aerei a uso interno, treni ad alta velocità o categorie di hotel. A Shenzhen, nel 2018, è stato implementato un servizio di controllo sicurezza più rapido e agevole per gli utenti che dimostrassero di avere un social credit lindo, elevato ed encomiabile.
S.C.S. per le aziende
Che cos’è che viene preso in considerazione quando si valuta il credit score di un’aziende?
In genere la regolarità nei pagamenti e di recente l’attenzione all’ambiente e alla società. Se il rating è positivo scatteranno agevolazioni finanziarie, in caso contrario all’azienda in questione potrebbe essere preclusa ad esempio la possibilità di accedere a bandi governativi.
La profilazione ottenuta grazie al S.C.S. ci dipinge uno scenario particolarmente delicato. In molti si sono domandati se questo sistema di controllo non violi la normativa privacy in vigore nel Paese. D’altra parte in Cina è presente il GB/T 35273-2017, normativa simile alla GDPR europea, ma ciò non impedisce al Governo del Dragone Rosso di raccogliere dati personali indiscriminatamente.
È chiaro che per il futuro potremo aspettarci un’evoluzione del S.C.S. anche su scala globale. Sarà molto interessante vedere se la profilazione di massa a opera dei Big Data avrà effetti benefici o allarmanti.