E se vi dicessimo che tutto ciò che acquistate non è che l’effetto di una reazione chimica prodotta all’interno del vostro cervello? Tale reazione interessa un neurotrasmettitore preciso: la dopamina. Se stimolata con mezzi adeguati, la dopamina innesca un circuito di azione-reazione incoraggiando i nostri comportamenti d’acquisto.
Come fanno a farti comprare online?
La dopamina gestisce il centro del piacere nel cervello. Se stimolata per bene, eccita i centri nervosi e promuove un particolare tipo di azione, a seconda dell’obiettivo che ne ha innescato la reazione. In altre parole, la dopamina guida l’azione, dalla più banale alla più complessa. È sempre per via del neurotrasmettitore se il nostro senso di piacere e appagamento cresce una volta che riceviamo un like su facebook o un commento su Instagram, se effettuiamo l’acquisto di un prodotto scontato o ci aggiudichiamo un’offerta particolarmente conveniente. Tale sensazione di piacere, però, svanisce subito e viene sostituita dal desiderio di riviverla al più presto.
Le strategie dei social media
Non è scontato che i social media attirino così tante persone tra le loro file e possano oggi contare su più di tre miliardi di utenti attivi. Promuovendo un senso di appartenenza, incoraggiano le persone a sentirsi parte di una scena, una comunità di amici con gusti e passioni in comune. E chi ne è tagliato fuori aspira a inserirvisi. I feed e le bacheche (pensiamo a Instagram) sono strutturati in maniera tale che non esiste una fine allo scorrimento delle immagini. In questo modo il ciclo azione-reazione scatenato dalla dopamina è infinito.
Effetto dopamina
Incrementare la frequenza di utilizzo di un’app o un sito web attraverso la stimolazione ripetuta della dopamina. Questa in pratica è l’idea che sta allettando sempre più brand e imprese operanti nel settore della vendita online: creare strategie di comunicazione che fidelizzino i clienti mediante l’ausilio delle più recenti scoperte in materia di neuroscienze.
Chi è che ha già messo in pratica questo strumento?
Il marchio streetwar Supreme, secondo quanto dichiarato da Samuel Spitzer in un’intervista rilasciata al periodico Business of Fashion, sfrutta il trucco della quantità limitata dei prodotti, così che la scarsità degli stessi inciti gli utenti a fare a spallate per accaparrarsi l’acquisto. Ma non si può dimenticare Amazon, con tutti i benefit che il servizio Prime può garantire a coloro che ne sottoscrivono l’abbonamento, acquisti immediati (con 1 click) in primis.