Ora più che mai, i marchi stanno esplorando nuove opportunità per guadagnare quote di mercato e interagire con potenziali consumatori.
Gli strateghi di marketing pensano fuori dagli schemi e molti considerano di collaborare con un altro marchio per eseguire una campagna innovativa e influente.
In questo articolo esploreremo il concetto di co-branding e analizzeremo i fattori che bisogna considerare se si vuole innescare una risposta vantaggiosa per entrambe le parti conivolte.
Che cos’è il co-branding?
Il co-branding è la strategia che mira a catturare la sinergia della combinazione di due marchi noti in un terzo prodotto di marca unico.
In altre parole, una strategia di co-branding introdurrà sul mercato un nuovo prodotto o servizio. Le caratteristiche di questo prodotto o servizio sono quindi radicate negli attributi e nelle competenze chiave dei due marchi che collaborano.
Il co-branding può essere un’attivazione molto efficace che incoraggia entrambi i marchi a lavorare insieme piuttosto che agire in modo indipendente. Aiuta a estendere la portata, la consapevolezza e il potenziale di vendita catturando potenziali consumatori di ogni marchio.
Vantaggi e svantaggi del co-branding
Nel complesso, il co-branding influirà sui profitti in quanto marchi separati si impegnano a sviluppare e promuovere congiuntamente un nuovo prodotto o servizio allettante.
Vantaggi
Quando le linee guida vengono seguite e l’esecuzione è impeccabile, entrambi i marchi sono destinati a trarne vantaggio. Ogni azienda sta lanciando un’estensione di prodotto su misura per la sua base di clienti fedeli, ma orientata ad attirare nuovi affari.
Se eseguite in modo strategico ed efficace, le aziende massimizzano l’esposizione e migliorano il riconoscimento del marchio. Le aziende guadagnano rispetto e credibilità quando si allineano con un brand partner rispettabile e ambizioso.
Il co-branding consente a ciascun partner investito di aumentare le entrate, attirare nuovi clienti, condividere il rischio e sostanzialmente raddoppiare il proprio budget pubblicitario.
Svantaggi
Il co-branding si basa sulle fondamenta della collaborazione e, quando culture completamente diverse si scontrano, potrebbe non essere sempre l’ideale. L’accordo richiede molta fiducia, linee guida da seguire molto da vicino e risorse condivise.
Soprattutto, i brand devono mettere in conto la reazione dei consumatori a questa nuova partnership. Le immagini del marchio possono scontrarsi e i segmenti di mercato possono essere fuorviati se le aziende non riescono a dimostrare una connessione sensata e senza interruzioni.
Ad esempio, se un prestigioso marchio di fascia alta condivide la voce con uno percepito come mercato di massa o di qualità inferiore, la partnership di co-branding può fallire a causa di messaggi contrastanti e consumatori confusi.
Esempio di un vantaggioso co-branding: BMW & Louis Vuitton
La casa automobilistica BMW e il designer Louis Vuitton potrebbero non essere l’abbinamento più ovvio. Ma se ci pensiamo, hanno alcune cose importanti in comune. Se ci concentriamo sulle linee di valigie firmate Louis Vuitton, sono entrambe nel business dei viaggi. Entrambi apprezzano il lusso. E infine, sono entrambi noti marchi tradizionali noti per l’artigianato di alta qualità.
Questi valori condivisi sono esattamente il motivo per cui questa campagna di co-branding ha così tanto senso.
Nella loro collaborazione, BMW ha creato un modello di auto sportiva chiamato BMW i8, mentre Louis Vuitton ha progettato un esclusivo set di quattro pezzi di valigie e borse che si adattano perfettamente alla cappelliera posteriore dell’auto.
Con le nuove tecnologie anche il co-branding cambierà
Con l’evolversi dei mercati, i consumatori possono acquistare prodotti e servizi accessibili attraverso un numero crescente di canali e punti vendita.
Come abbiamo visto l’esempio, il co-branding di successo si ottiene quando i marchi compatibili lanciano un prodotto di valore che risuona con i consumatori e genera scalpore.
Con l’emergere dell’intelligenza artificiale, della realtà aumentata e della realtà virtuale, i marchi continueranno a trovare modi per combinare campagne e co-creare prodotti e servizi che muovono l’ago e spingono i limiti.
Il co-branding è un principio di marketing secolare, ma la creatività e le capacità stanno solo grattando la superficie.
Leggi anche: Co-marketing e co-branding: di cosa si tratta?
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