Con la nuova regolamentazione sull’intelligenza artificiale in Cina è possibile notare come il paese stia puntando sempre di più ad entrare a far parte dei leader in controllo della nuova tecnologia.
La CAC (Cyberspace Administration of China) ha approvato le nuove leggi in materia di IA entrate in vigore il 15 di Agosto, rendendo note le sue intenzioni e come desidera procedere con le ricerche statali, delle big tech cinesi e di quelle estere.
Regolamentazione intelligenza artificiale in Cina, i punti principali
La regolamentazione, divisa in 5 sezioni e 24 articoli che indicano i processi da rispettare affinché l’intelligenza artificiale possa essere approvata dall’Amministrazione cinese. Una volta presentati i progetti alla CAC ne viene rilasciata la relativa licenza. Al centro delle regolamentazioni, oltre tutti i relativi diritti sulla privacy, il governo pretende che non rappresenti una minaccia ai “valori del socialismo”. Vengono applicate momentaneamente limitazioni sulla distribuzione di tecnologie GPT a tutti i civili: il governo di Xi Jin Ping è attualmente al lavoro sul rilascio di chatbot che possano rispettare in pieno le linee del nuovo regolamento.
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Esenzione alla regolamentazione sull’intelligenza artificiale
Saranno esenti dal regolamento tutte le tecnologie di intelligenza artificiale che sono destinate ad uso degli istituti di ricerca o progettate per essere utilizzate oltreoceano e in Europa. Ciò permetterebbe alle Big Tech cinesi (come Alibaba, Baidu ecc.) di poter sfruttare tutte le risorse a propria disposizione per l’implemento di software basati sul machine learning e sulla GPT da portare in tutto il mondo.
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Cina e nuove tecnologie
La regolamentazione in Cina sull’intelligenza artificiale rende sempre più difficile l’ingresso dei software e delle GPT provenienti dai paesi esteri. Con i suoi articoli strettamente vincolanti e legati a doppio filo con le logiche politiche del paese, la Cina sta di fatto mettendo un filtro a tutte le tecnologie al di fuori del paese e, al contempo, regolamenta le big tech interne affinché possano lavorare internamente nel modo più congeniale al governo.
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Regolamentazioni sull’intelligenza artificiale anche in Europa
Le regolamentazioni sull’intelligenza artificiale sembrano essere una necessità impellente per tutti i governi mondiali. In Europa già da tempo l’Unione ha previsto di emanare una propria regolamentazione. L’AI act è in fase di sviluppo e verrà presto promulgata. Regolamentazioni diverse rispetto a quelle cinesi, che punteranno di più a mettere chiarezza sui fattori di privacy e di proprietà intellettuale.
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