Bitcoin: moneta virtuale del futuro o possibile abbaglio? Se ne parla sempre di più e con sempre maggiore insistenza. C’è chi ne sminuisce l’importanza riducendo il fenomeno a mera bolla speculativa, e chi invece addirittura ha aperto scuole e corsi formativi per comprenderne appieno i fondamenti. Per quale motivo la criptovaluta è così considerata?
Bitcoin: moneta virtuale del futuro o possibile abbaglio?
Il Bitcoin è una moneta virtuale creata nell’ottobre del 2008 da Satoshi Nakamoto. L’identità del fondatore non è mai stata trovata. Lo strumento funziona in base al principio del P2P (peer-to-peer). Come fosse una normale applicazione per cellulare, il servizio fornisce all’utente un portafoglio personale che gli consente di accedere ai bitcoin, acquistandoli o scambiandoli liberamente. Non c’è alcun tipo di intermediario o autorità centrale da cui dipendere. Le operazioni vengono registarte in un registro pubblico distribuito, chiamato blockchain, il quale utilizza bitcoin come la sua unità di conto. Bitcoin è la prima criptovaluta, anche detta moneta digitale decentrata, dal momento che non c’è bisogno dell’intermediazione di un ente centrale perché il sistema funzioni.
Un valore in costante aumento
Un anno fa la criptovaluta valeva 700 dollari. Adesso il suo valore ammonta a 13 mila dollari. Il valore è sempre necessariamente legato al meccanismo domanda-offerta: più aumenta la domanda, piùpiù sale il valore della moneta virtuale. L’aumento della domanda di bitcoin ha portato numerosi esperti ed economisti a domandarsi se tutto questo interesse non rischi di portare a una bolla speculativa. Quel che va rimarcato è che i bitcoin possono essere, di qui a breve, una valida alternativa alle banconote, sempre se il rispetto della legge e del fisco è assicurato.
Il caso Silkroad e il calo di valore del Bitcoin
A tale proposito non si può non ricordare il caso “Silkroad”, il quale decretò un calo del valore del Bitcoin fino ai 250 dollari. A gennaio del 2014 venne arrestato l’amministratore di una delle banche virtuali preposte a cambiare e raccogliere Bitcoin, la Bitinstant. L’accusa era di riciclaggio di denaro a favore del mercato nero Silkroad. Silkroad era una piattaforma dove si potevano acquistare e vendere, tra le altre cose, anche armi e droga. A seguito di una serie di indagini il sito viene chiuso e milioni di dollari in Bitcoin usati per le transazioni illegali vennero requisiti dall’FBI.
E intanto già fioccano i negozi specializzati
Comproeuro è il primo negozio italiano di Bitcoin. È stato aperto a Rovereto a inizio dicembre. Il sistema è semplicissimo: si portano gli euro e si ricevono i bitcoin. Al momento, non ci sono leggi che tutelino e regolamentino adeguatamente il sistema Bitcoin.
Che cos’è blockchain?
Blockchain è “un registro transnazionale sicuro, condiviso da tutte le parti che operano all’interno di una data rete distribuita di computer”; secondo la sua definizione più azzeccata. Registra e archivia tutte le transazioni che avvengono all’interno della rete, eliminando la necessità di terze parti “fidate”. Blockchain consente lo scambio di valute in una maniera assolutamente sicura, permettendo di tracciarle e di conoscere l’identità di coloro che sono preposti all’adempimento delle operazioni. Per questo motivo, blockchain è particolarmente tenuta in considerazione in campo finanziario; grazie al suo supporto, banche e operatori finanziari possono avere enormi vantaggi per tutto ciò che pertiene alla semplificazione delle transazioni. Così come un sostanziale abbattimento dei costi e a una garanzia di sicurezza senza pari.
Il Financial Times ha da poco elaborato una ricerca attraverso LinkedIn secondo la quale il numero di annunci di lavoro legati alla blockchain è letteralmente esploso. Migliaia di posizioni aperte relative a posizioni che riguardano le criptovalute. Non per nulla decine di università in tutto il mondo stanno creando corsi specifici dedicati a blockchain e criptovalute, stimolati dalla possibilità di affrontare l’argomento with a deeper insight.