Tra i prodotti italiani più conosciuti nel mondo c’è sicuramente la pasta, anche grazie al compito svolto dalle nostre aziende sul territorio e oltre i confini. Barilla, l’azienda portabandiera della pasta nel mondo.
Fondata nel 1877, questa è una storia d’ispirazione e motivatrice.
Pietro Barilla
Pietro Barilla discendeva da una famiglia di panettieri della metà del Cinquecento. Nel 1877 decise di aprire una piccola bottega per produrre pane e pasta nel centro di Parma. Inizialmente, la produzione ammontava a 50 kg al giorno, ma ecco il primo passo verso l’azienda che è oggi.
Nonostante diverse difficoltà e il fallimento della bottega sette anni dopo, Barilla riuscì ad allargare la sua attività, convertendola in una vera e propria impresa, produceva 25 quintali di pasta e pane già nel 1905.
Visto il successo, nel 1910 fu aperto un pastificio industriale fornito di un forno a produzione continua, che con 100 operai, permetteva di produrre fino a 80 quintali di pasta al giorno. Nello stesso anno venne creato il marchio aziendale, in modo da rendere facilmente identificabile la pasta da loro prodotta.
Alla morte di Pietro subentrò il figlio, Riccardo Barilla, il quale negli anni Venti portò l’azienda coprire tutto il territorio nazione e a produrre 850 quintali di pasta al giorno grazie a moderni macchinari e buona organizzazione commerciale.
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L’espansione all’estero di Barilla
Nel 1947 la guida dell’azienda era sotto il figlio di Riccardo, Pietro, il quale insieme al fratello Giovanni cercò di portare il marchio Barilla all’estero.
Ci fu infatti un processo di modernizzazione, nel 1950, grazie ad un viaggio negli Stati Uniti intrapreso da Pietro, che imparò le principali tecniche di marketing e della distribuzione, e al contempo furono compiuti corposi investimenti finalizzati a migliorare la qualità dei prodotti Barilla.
Nel 1952, l’azienda smise di produrre pane per concentrarsi solamente sulla produzione di pasta. Grazie a questa decisione, Barilla divenne il leader del mercato italiano per la pasta all’uovo.
Durante il boom economico, l’azienda iniziò a produrre prodotti da forni quali grissini, cracker e fette biscottate; negli anni ’60 viene inaugurato il più grande pastificio del mondo.
Però, durante un periodo di crisi dell’industria italiana, a inizio anni Settanta, l’azienda passa sotto il controllo della multinazionale statunitense W.R. Grage. Nel 1975, nasce il famoso marchio Mulino Bianco.
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Barilla come multinazionale
Finalmente, nel 1979, Barilla torna ad avere come capo Pietro Barilla, il quale ha riacquistato la quota di maggioranza. Nello stesso anno, infatti, al fine di rilanciare il marchio italiano vennero aperte consociate estere in Francia, Spagna e Germania.
In dieci anni, Barilla diventa leader nel mercato della pasta in Europa con 25 stabilimenti.
I figli di Pietro, che subentrarono alla guida dal 1993, avviarono un processo di internazionalizzazione ed espansione nei mercati di tutto il mondo, grazie a diverse acquisizioni.
Negli anni 2000 vennero fondate l’Accademia Barilla, con l’obiettivo di diffondere la cucina nel mondo, e il Barilla Center for Food and Nutrition, un centro di pensiero destinato a promuovere e condividere temi legati alla nutrizione e all’alimentazione nel mondo.
In conclusione, ad inizio 2022, Barilla implementa un rebranding totale e per la prima volta nel logo del brand troviamo la data di fondazione dell’azienda.
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I valori di Barilla
L’azienda ritiene che i migliori ingredienti delle loro ricette siano proprio i loro valori, il segreto del loro successo.
Tra i loro valori troviamo:
- Passione. Metterci il cuore per l’eccellenza dei loro prodotti.
- Coraggio. Superare le sfide per andare avanti.
- Curiosità. Capacità di ascoltare per trovare soluzioni innovative.
- Fiducia. Lavorare insieme verso un futuro comune.
- Integrità. Trasparenza per il rispetto delle persone e del pianeta.
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