Banda larga. L’obbiettivo è quello di aumentare il Pil italiano dell’1.5% attraverso l’Internet veloce. Enel collabora alla diffusione dei cavi in fibra di vetro e concorre con aziende quali Telecom protraendo un progetto in ottica Internet of Things iniziato con lungimiranza nel 2000.
Sempre più chiaro il ruolo strategico di Internet per la ripartenza dell’economia del Paese, come per quella delle singole realtà commerciali bisognose di soluzioni veloci e al passo coi tempi, che favoriscano anche una riduzione dei costi sfruttando le potenzialità della trasmissione di dati, la cui mole cresce di pari passo a quella di coloro che ne usufruiscono.
In quest’ottica il Governo ha già stanziato circa 6 miliardi, con l’obbiettivo di fornire all’85% della popolazione le reti di quarta generazione entro il 2020.
La banda larga garantisce una maggiore efficienza della rete
La volontà nazionale è espressamente quella di lavorare sull’efficienza e velocità di pilastri quali sanità, istruzione, pubblica amministrazione e, non ultimo, e-commerce, fornendo, sia a casa che in ufficio, sistemi di fibre ottiche adeguati. Questo è assolutamente possibile attraverso connessioni a banda larga.
Dal punto di vista della crescita economica, tutte le aziende non possono prescindere dall’utilizzare una piattaforma di commercio elettronico, data quella che oggigiorno costituisce una vera e propria necessità: essere presenti sul mercato mondiale.
Impensabile non correre in questa direzione, abbracciata appunto globalmente, se si pensa alle mirabolanti novità che il futuro prossimo ci riserverà in termini di Internet of Things: oggetti con cui comunicheremo, sveglie che si aggiornano in base alle condizioni del traffico, frigoriferi che ordinano da mangiare per noi e scatole di medicinali interattive.
Enel vs Telecom
Sono infatti in ballo le grandi aziende distributrici di energia. L’Enel in Italia si sta muovendo da protagonista in questo processo, fornendo le proprie infrastrutture passive sin dal 2009 per veicolare i cavi di fibra ottica,; entrando inoltre nella corsa volendo oggi porne di propri.
Il duello con operatori delle telecomunicazioni quali Telecom trova ragione nella realtà di una seconda fase operativa. La società fornitrice di elettricità, in ottica di “internet delle cose”, ha compiuto il primo step nel 2000; quando in tutte le case furono posti i “contatori intelligenti”, operazione che ci distinse in termini avanguardistici in Europa.
Le premesse sono ottime se è vero che, come testimoniano ormai molti studi, la diffusione di novità tecnologiche aiuta la crescita del Pil.
Con la banda larga è possibile anche intervenire con la telechirurgia
Si parla anzi di necessità. Perché la declinazione di tale aggiornamento non va solo a ricercare la possibilità di scaricare un film in streaming in pochi secondi – pur vera – ma più importanti modalità di utilizzo di una connessione veloce come la telechirurgia; di grande aiuto in un campo, quello della sanità, dove al crescere dei bisogni corrisponde una scarsità di risorse.
C’è solo da guadagnare a lavorare in questo senso. In Italia dobbiamo rimboccarci le maniche, essendo in difetto infatti proprio nell’informatizzazione dell’istruzione; ad esempio: se in Europa mediamente il 21,1% degli studenti utilizza un pc a scuola, da noi scende all’8,3% ; in coda solo la Grecia.