Amazon rinnova l’ecommerce della musica e attacca frontalmente iTunes di Apple. Con Autorip permette ai clienti che hanno acquistato o acquisteranno cd di scaricare musica gratis. Ovviamente solo le tracce contenute nelle copie acquistate tramite Amazon.
Il colosso americano dell’ecommerce entra dunque in un campo, quello del cloud, finora dominato da Apple ma che negli ultimi mesi ha assistito anche all’ingresso di Google. Lo scopo principale di Amazon non è però quello della vendita online dei prodotti in download come avviene per iTunes. L’obiettivo è invece quello di attrarre i nuovi clienti e fidelizzare quelli già acquisiti. Per questo motivo il servizio, a differenza del concorrente, è completamente gratuito.
Il sistema di gestione dell’ecommerce di Amazon tiene traccia di tutti gli ordini effettuati dal 1998 ad oggi da ogni utente registrato e, dopo aver fatto il log in, si può usufruire degli stessi contenuti con due nuove modalità, validi sia per i cd acquistati per sé stessi che per quelli regalati (quello che conta è l’utente registrato che ha effettuato l’acquisto).
La prima consiste nell’ascolto in streaming tramite il cloud drive, disponibile per i browser di navigazione web, Samsung Tv e dispositivi mobile come Kindle Fire, smartphone e tablet Android, iPhone, iPod touch. La seconda modalità è invece quella del download in locale degli mp3 da 256 kbps per ascoltare la musica offline. L’utente può così ascoltare i brani musicali in attesa che venga conclusa la spedizione, oppure può riascoltare su apparecchi diversi le tracce dei cd acquistate precedentemente.
La logica è quella utilizzata da molte case discografiche indipendenti che permettono il download dal sito attraverso dei codici speciali. Attualmente sono presenti in archivio circa 50 mila album selezionati, fanno sapere da Amazon, tra quelli più venduti. Tra questi non mancano i più grandi successi del rock e del pop. È più difficile recuperare gli album più di nicchia, ma l’archivio è in continuo aggiornamento.
Come evitare la pirateria? Amazon ha pensato anche a questo. Ipotizzando che un utente potrebbe ordinare un album tramite il sito di ecommerce e poi disdire dopo aver scaricato le tracce in mp3. Per ovviare a questo stratagemma, ha incluso una clausola che impedisce la restituzione del pagamento a chi ha già eseguito il download.
La sfida è aperta. Amazon ha deciso di invadere il campo di Apple per stravolgerlo e potenziare il suo core business, quello dell’ecommerce. La strategia è semplice: fornire ai clienti che effettuano degli acquisti un servizio gratis che da altre parti è a pagamento. Riuscirà a rinnovare ulteriormente il mercato della musica?
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