Hai mai avuto modo di analizzare l’algoritmo di TikTok? Il suo funzionamento è molto interessante. Se sei un utente abituale di TikTok, avrai visto molto spesso l’hashtag #fyp in molti dei video che circolano sulla piattaforma. Fyp significa “pagina personale”, che in inglese viene resa con “for you”. Altro non è se non la pagina che visualizzi non appena apri l’app sul tuo smartphone. Scopo di molti tiktoker è riuscire a portare i propri contenuti in questa pagina, così da raggiungere il più vasto pubblico possibile.
TikTok riscuote successo perché il design che ne sta alla base è stato pensato per eliminare ogni tipo di difficoltà degli utenti. L’interfaccia è intuitiva e facile da utilizzare. Ma l’azienda cinese deve la fama di quella piattaforma anche e soprattutto per via dell’algoritmo ad apprendimento automatico grazie a cui possiamo vedere i video esposti in #fyp.
Come funziona l’algoritmo di TikTok?
Il modello di apprendimento automatico usato da TikTok genera parole, codice o altri dati sfruttando le tecniche di Natural Language Processing. Per funzionare, tale modello necessita di grandi quantità di dati. Il design dell’app è modern-friendly ed estremamente efficace per attirare l’attenzione dell’utente.
I video vengono visionati ed etichettati automaticamente grazie alla Vision AI, sistema di intelligenza artificiale molto sofisticato. L’algoritmo visualizza tonnellati di dati degli utenti, interpretandone il sentiment (reazione al video stesso) sulla base del tempo che impiegano nel guardarlo. A differenza dei feed di Facebook o Instagram, che sono a scorrimento infinito, quello di TikTok è limitato a un solo video per volta. L’algoritmo FYP si concentra esclusivamente sulle reazioni dell’utente allorché compie azioni sul preciso contenuto che si trova di fronte.