Si sente sempre più spesso parlare di big data e aziende, ma che cosa significa veramente? E in che modo i big data possono aiutare un’azienda a migliorarsi nel mondo del marketing?
Cosa sono, in breve, i Big Data
Oggi tutte le aziende, private o pubbliche, raccolgono immense moli di dati sui loro clienti e sulle persone. Ecco, questi sono i Big Data. Big Data significa “grossi dati” ed è un termine che si riferisce a questa grande quantità di dati in continua raccolta. Un tempo riuscire a fare una cosa simile sarebbe stato un grosso problema, per via dello spazio necessario. Ora, grazie all’avanzamento tecnologico, se ne ha la possibilità. Attraverso l’analisi di questi dati le aziende possono riuscire a creare un approccio migliore verso i clienti potenziali ed elaborare migliori strategie per il futuro. Quello che conta infatti non è tanto la mole dei dati, ma il modo in cui vengono utilizzati, come vengono analizzati e come quest’analisi può aiutare poi l’azienda.
Le tre V dei Big Data
Quando si parla dei “grossi dati” bisogna anche parlare delle tre V che li definiscono. Secondo uno studio del 2001 dello studioso e analista Doug Laney infatti i Big Data hanno una crescita tridimensionale. Poi, nel tempo, sono state aggiunte anche altre due V. Le tre V di Laney sono:
- Velocità. Si riferisce alla velocità con cui arrivano questi dati, ma anche alla velocità con cui vengono elaborati.
- Volume. Qui si parla della quantità di dati generali da diverse sorgente sempre più svariare.
- Varietà. I dati che arrivano sono di diverso tipo, da quelli più strutturati a documenti scritti.
Le altre due V dei Big Data che si sono aggiunte nel tempo invece sono:
- Veridicità. Vista la grande quantità di dati che arriva e le diverse sorgenti è possibile che questi non siano accurati. Se i dati raccolti non sono accurati l’analisi di questi non porterà grandi risultati.
- Valore. Ovvero la possibilità di trasformare questi dati in un valore, dato che raccoglierli e analizzarli comunque richiede una spesa.
Esistono poi altri due valori che sono diventati importanti quando si parla di Big Data.
- Complessità. Visto che arrivano tantissimi dati a volte è difficile collegarli e trasformarli.
- Variabilità. Non sempre il flusso di dati è uguale, anzi. Possono spesso esserci dei picchi.
Big Data e Privacy
Com’è evidente da quello detto sopra molte nostre azioni online vengono registrate e analizzate. Questo ha portato a una preoccupazione crescente da parte di molti utenti per quel che riguarda la correlazione tra la raccolta di Big Data e la privacy individuale.
Un grande passo per quel che riguarda la protezione dei dati personali durante la raccolta dei Big Data da parte delle aziende è stato fatto il 25 maggio scorso, con l’entrata in vigore del GDPR. Grazie a questo provvedimento le persone ora hanno la possibilità non solo di vedere quando vengono raccolti dei dati su di loro attraverso i Cookies, ma anche disabilitarli in caso lo desiderino. Non si tratta quindi di una situazione in cui le aziende possono raccogliere quello che vogliono, ma di un momento in cui bisogna capire quanto si possa raccogliere rimanendo etici e corretti verso i potenziali clienti.
L’importanza dei dati nel marketing
Utilizzare questi dati e analizzarli permette alle aziende di creare strategie più precise e mirate verso i futuri clienti. Non solo, l’utilizzo dei Big Data permette di creare una modalità di marketing capace di anticipare i desideri e le necessità di questi clienti. Anche di questo e delle implicazioni che ha l’utilizzo di queste grandi masse di dati ha sul mondo si parlerà all’E-commerce Day di Torino.
Nel mondo infatti argomenti, dibattiti e ricerche riguardo ai Big Data e il loro sfruttamento sono diventati sempre di interesse maggiore, dando così vita alla necessità di creare sempre nuovi workshop e ricerche al riguardo. Così da far crescere la consapevolezza al riguardo e permettere di usare certe tecnologie nel migliore dei modi possibile.