Scegliere un mercato straniero per pubblicizzare il tuo prodotto ha senso?
I mercati e la logica del consumatore cambiano di paese in paese: se per noi italiani risulta totalmente normale vedere celebri star americane sorseggiare caffè in un breve video, non è certo che la stessa pubblicità possa avere lo stesso risultato in un paese molto distante culturalmente da noi come il Giappone.
Non ci sembra quindi assurdo nel 2023 che una nota star globale si presti ad un placement per una pubblicità televisiva o un breve spot di intermezzo per i social o le piattaforme di streaming.
I dettagli che si celano dietro la scelta del soggetto per il girato sono molteplici: si parte dalla scelta della persona che meglio può rappresentare e comunicare le potenzialità del prodotto, rendendo spesso così l’attore il mezzo attraverso la quale si cerca di mostrare i risultati dell’acquisto di suddetto prodotto, arrivando a prendere una decisione anche in base a chi possiede, in un dato momento storico/economico, un aura di notorietà ben vista agli occhi della società.
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Pubblicità in Giappone
Il Giappone, ad esempio, ha sempre strizzato l’occhio al mondo di Hollywood per le proprie pubblicità, sin dal boom del cinema americano negli anni ’80!
Volti noti come Arnold Schwarzenegger, Bruce Willis o grandi nomi della scena musicale attuale come Justin Bieber hanno collaborato con brand nipponici per la produzione di spot ad hoc che erano intenzionalmente prodotti per un audience prettamente locale. Li ritroviamo a rappresentare brand che non sono estremamente influenti nella cultura popolare mondiale, ma che all’interno del paese hanno una forte rilevanza e una grande parte di mercato.
La scelta di avere nomi così altisonanti nelle pubblicità giapponesi può indurre molteplici benefit, non solo per l’azienda, ma anche per l’attore in sé!
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Vantaggi della pubblicità con un nuovo volto
La prima implicazione del fare pubblicità in Giappone che si può notare attraverso questa scelta è sicuramente quella di voler dare un largo respiro di notorietà al prodotto, stimolando l’immaginario del pubblico a vederlo sempre più come una valida scelta.
Gli inneschi sviluppati dalla scelta di utilizzare la popolarità di un personaggio pubblico hanno comunque lo stesso valore di sempre: se una celebrità decide di mostrarsi per un determinato bene o servizio, significa che quest’ultimo ha sicuramente un grande valore, no?
Inoltre, la sceneggiatura proposta è spesso legata a doppio filo con le più iconiche interpretazioni dell’artista scelto, così da poter innescare nella mente dello spettatore la curiosità di come quel determinato marchio può connettersi ad un determinato personaggio.
Secondariamente, si hanno più chance che il risultato finale rimanga nei ricordi dello spettatore in maniera più concreta nel tempo (si parlava in precedenza di noti americani che degustano il proprio espresso) prendendo anche in considerazione il fatto che i palinsesti televisivi, specialmente prima del boom dell’accessibilità dello streaming, erano orientati verso una produzione cinematografica locale.
Creando dei precedenti di questo tipo, il brand si fa inoltre forte di influenze culturali globali nel momento in cui decide di collocarsi in altri paesi.
Pubblicità: cosa ne guadagna l’artista
Analizzando i guadagni d’immagine che può riscontrare la celebrità, vi è in primis la certezza di posizionarsi e/o consolidarsi nella cultura di un nuovo paese: la scelta del brand da appoggiare infatti deve essere ponderata e raramente si decide di uscire fuori dagli schemi della “persona/personaggio”, in modo da alimentare ancora di più la popolarità collegata al suo repertorio di punta.
Un’altra conseguenza della scelta di rappresentare prodotti stranieri, pensati per lo più per rimanere nel mercato locale, fa sì che si possa sicuramente creare maggior capacità di engagement per il vip. Vedere quindi la destinazione dello spot limitata non rappresenta in modo necessario un vincolo soffocante bensì una chance di creare ulteriore valore per l’immagine dell’artista in questione.
Scegliere quindi di contestualizzare una figura concettualmente diversa da quelli che sono gli standard del brand ha quindi una serie di vantaggi che possono notevolmente accrescere il valore dell’immagine del brand.
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