Adobe promuove una nuova versione browser per i suoi prodotti di punta, Photoshop e Illustrator. La software house statunitense si adatta alle tendenze e oltre a svincolare gli utenti dal programma, promuove anche gli NFT.
Adobe Photoshop e Illustrator sul web
Adobe, durante il consueto appuntamento con Adobe MAX, l’evento annuale tenuto dalla software house su apprendimento, ispirazione e senso di comunità, ha lanciato diverse novità.
Dopo aver rilasciato Photoshop Elements 2022 e Premiere Elements 2022, si adatta al lavoro a distanza imposto dalla pandemia e propone nuove funzionalità per la suite di applicazioni.
I due colossi di casa Adobe, Photoshop e Illustrator, si mostrano al pubblico con una nuova versione adatta ai browser web. Sarà infatti possibile per gli utenti accedere a tutti i file realizzati dalle due applicazioni senza che abbiano necessariamente sottoscritto un abbonamento a Creative Cloud. Apparirà dunque sufficiente possedere l’URL condiviso da un utente abbonato, per poter visionare il lavoro.
È evidente che questa versione di Photoshop, così come Illustrator, non saranno completi come gli originali. Gli abbonati a Creative Cloud avranno, ovviamente, dei vantaggi. Mentre coloro che usufruiranno solo della versione web potranno eseguire azioni molto limitate all’interno dell’applicazione. Sono consentite piccole modifiche, creazione di livelli, maschere e poco più.
Ma il focus di Adobe non è sulla funzionalità, quanto sul senso comunitario di collaborazione.
La novità permetterà a chiunque, ovunque si trovi, a poter commentare e collaborare utilizzando le nuove estensioni web. I team, anche a distanza, potranno lasciare appunti e annotazione proprio come avviene coi documenti di Google.
Ad oggi le estensioni sono presenti solo in versione beta, pubblica per Photoshop e privata per Illustrator. Adobe annuncia che col tempo, prima del lancio ufficiale, verranno implementate nuove feature.
Ancora collaborazione con Creative Cloud Spaces
Sempre sulla scia della collaborazione tra team distanti, Adobe introduce Creative Cloud Spaces, che si rivolge ancora al lavoro collaborativo e remoto tra più persone.
Creative Cloud Spaces funziona fondamentalmente come una directory tramite la quale è possibile condividere documenti e file.
La nuova funzionalità di mostra estremamente utile, soprattutto per i gruppi che lavorano a distanza.
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Adobe e gli NFT
Infine, Adobe si mostra interessata al campo degli NFT. Per tale ragione lancia una funzionalità che permetterà a chi vende un NFT di dimostrare che ne è anche il creatore. Chiamata Content Credentials verrà utilizzata per verificare l’autenticità di un pezzo venduto.
I venditori NFT saranno in grado di collegare l’Adobe ID al loro portafoglio crittografico, consentendo ai marketplace NFT compatibili di mostrare una sorta di certificato verificato che dimostri che la fonte dell’arte è autentica.
Il furto d’arte è stato un grosso problema nel mondo NFT. Ci sono stati molti esempi di persone che hanno coniato opere d’arte che non hanno creato o di cui non hanno i diritti sulla blockchain. Il motivo è che chiunque può coniare un NFT, anche se non possiede il copyright del contenuto, e non c’è davvero nulla che la blockchain possa fare per fermarlo.
Anche questa estensione è in versione beta.
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