Acqua Sant’Anna nasce da un sogno ad occhi aperti: portare l’acqua limpida e pura, come sgorga alla sorgente, nelle case di tutti gli italiani e di tutto il mondo. Questa sfida avvincente si è trasformata in un’avventura industriale di grande successo: Acqua Sant’Anna, colosso da 1,5 miliardi di bottiglie prodotte all’anno e 320 milioni di fatturato.
Nel competitivo settore delle acque minerali, Acqua Sant’Anna si posiziona come leader indiscusso. Grazie alla straordinaria qualità della sua acqua, il brand originario del Piemonte ha conquistato la prima posizione sul mercato italiano.
Tra le acque minerali, Sant’Anna è l’unico top brand totalmente italiano, senza partecipazioni di multinazionali.
Alla guida del colosso delle acque, un visionario, Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato, a capo dell’azienda di famiglia fin dalla sua fondazione nel 1996. Alberto Bertone ha sempre fatto della tecnologia e dell’automazione il fulcro della sua strategia aziendale. Fin dall’inizio, ha dato vita a uno dei più moderni stabilimenti al mondo nel settore delle bevande.
Inoltre, dopo aver consolidato la sua leadership nel settore delle acque minerali, continua ancora oggi a investire per diversificare ed espandere la gamma di prodotti offerti dall’azienda, puntando sempre a nuove vette.
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La storia di Acqua Sant’Anna
Acqua Sant’Anna è una storia italiana, una storia piemontese, più precisamente di Vinadio, in provincia di Cuneo. Nasce da una camminata in montagna nei primi anni ’90, quando Giuseppe Bertone insieme ai suoi figli scopre una sorgente d’acqua minerale tra gli spazi aperti e gli altopiani delle Alpi Marittime. Questa sorgente è intrisa di qualità eccezionali, dovute alle sue origini tra le rocce granitiche che ne fanno da filtro, e all’altitudine della sorgente tra la purezza dell’aria circostante.
La fama della qualità dell’acqua di Vinadio risale addirittura al 1500. Nel corso dei secoli, infatti, la notorietà delle sue proprietà si era diffusa tra i racconti dei pellegrini che annualmente visitavano il Santuario di Sant’Anna, il luogo di culto cristiano più elevato d’Europa. Qui, i pellegrini si dissetavano alla fonte dell’acqua del Santuario dedicato a Sant’Anna, protettrice delle mamme.
Giuseppe Bertone decise, così, di acquisire i terreni, le fonti e le licenze per produrre una nuova acqua minerale.
Il 18 giugno 1996 viene imbottigliata la prima bottiglia: nasce l’Acqua Sant’Anna – Fonti di Vinadio, poi lasciata in gestione al figlio, Alberto Bertone.
Un tuffo nel vuoto, la visione di Bertone
All’inizio la scelta sembrò proprio un tuffo nel vuoto, dal momento che il Gruppo Bertone si occupava da anni del ramo immobiliare. Tuttavia, dai primi test, si evidenzia subito il grande potenziale della sorgente: l’acqua vanta un residuo fisso di 22,0 mg/l, uno dei valori più bassi del mondo.
Dunque, annusando il business e lanciandosi in questa nuova avventura, Bertone dà il via alla produzione delle prime bottiglie di acqua minerale. Tuttavia, per i primi due anni la concorrenza fu spietata, rendendo difficile per Acqua Sant’Anna entrare nella grande distribuzione. L’inizio fu difficile al punto che le bottiglie venivano vendute al prezzo più basso sul mercato pur di venderle. La caparbietà e l’amore per il suo lavoro spinsero Alberto a continuare a crederci.
Portando da solo i campioni d’acqua in giro per l’Italia, finalmente Bertone firmò il primo accordo con la grande distribuzione.
Da qui il resto è storia. Il successo fu tale da riuscire ad ampliare il mercato della propria impresa fino ad arrivare, nei primi anni Duemila, tra i primi quattro produttori di acqua in Italia, nel 2007 tra i primi tre in Europa e nel 2010 tra i primi tre nel mondo.
La pubblicità, il trampolino di lancio di Acqua Sant’Anna
La posizione raggiunta da Acqua Sant’Anna, in poco tempo, è frutto sia dell’intraprendenza imprenditoriale del Dottor Bertone sia delle strutture di management e di marketing dell’azienda. Alla base del suo successo, infatti, troviamo la pubblicità.
Inizialmente l’azienda, a causa della grande concorrenza e della difficile entrata nel mercato, non aveva abbastanza fondi per poter sostenere una campagna pubblicitaria. Tuttavia, grazie alla visione lungimirante del padre Giuseppe Bertone che scelse di porsi come garante, Acqua Sant’Anna sbarcò per la prima volta in televisione. Fu un incredibile successo per l’azienda e una conferma della grande opportunità di business della sorgente minerale.
Successivamente, comparvero le prime pubblicità comparative, che mettevano in luce i pregi dell’Acqua Sant’Anna, come il residuo fisso e il contenuto di sodio molto ridotti rispetto ad altri competitor. Le pubblicità comparative furono lo strumento che permise all’azienda di acquisire un mercato sempre più grande e che rese il consumatore attratto da un prodotto versatile, adatto sia ai neonati sia a diversi regimi alimentari, grazie alla sua quasi totale mancanza di sodio.
Questo modo di fare pubblicità ha costruito la base dell’innovazione e del mercato che oggi sostengono Acqua Sant’Anna – Fonti di Vinadio.
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L‘innovazione e la sostenibilità, l’impegno di Acqua Sant’Anna
La sostenibilità è, ormai, un elemento imprescindibile di ogni business. Acqua Sant’Anna si impegna ogni giorno per la sostenibilità ambientale, economica e sociale.
L’elemento più tangibile è sicuramente la creazione della prima eco-bottle per la distribuzione dell’acqua minerale.
Nel 2008, infatti, nasce la Bio Bottle, ossia una bottiglia interamente biodegradabile e compostabile costruita attraverso la plastica Ingeo, una plastica vegetale ricavata dal mais.
Acqua Sant’Anna non ha mai smesso di innovare ed è leader del suo settore anche grazie alla diversificazione di prodotti offerti ai consumatori. Accanto ai numerosi formati in bottiglia di acqua naturale e frizzante presenti sul mercato, possiede una linea produttiva interamente dedicata a SanThe, tè freddi realizzati con veri infusi.
Inoltre, negli ultimi anni ha ampliato la sua gamma introducendo la linea Sant’Anna Beauty e Hyaluronic acid per il mondo beauty. Presente anche la linea Fruit touch per l’acqua con un gusto in più, bevande rinfrescanti aromatizzate al limone, lime e frutti rossi.
Ultima novità in casa Sant’Anna è Sant’Anna PRO, la linea dedicata agli sportivi, contenente 15 grammi di proteine. Tutti i loro prodotti sono acquistabili in un click sul loro e-commerce.
L’impianto Hi-Tech, la tecnologia al servizio della produzione
Acqua Sant’Anna si impegna attivamente per integrare la sostenibilità in tutte le sue operazioni e pratiche aziendali. Per garantire che Acqua Sant’Anna raggiunga ogni giorno le tavole degli italiani, l’azienda ha eretto uno stabilimento ad altissima efficienza produttiva, dotato di ben 18 linee tra le più moderne al mondo. Situato in una frazione del comune di Vinadio, a circa 1.000 metri sul livello del mare, nel cuore delle Alpi Marittime al confine tra Piemonte e Francia, il sito produttivo Sant’Anna si estende su una superficie di 60.000 metri quadri.
Qui, è stato realizzato un impianto produttivo all’avanguardia, diventato un modello di fama mondiale, un autentico gioiello Hi-Tech immerso in una tranquilla valle alpina. Legno e pietra sono i materiali predominanti utilizzati nella costruzione del sito produttivo, seguendo i principi della bioarchitettura e della bioedilizia per un’ottima integrazione nelle tradizioni locali alpine.
L’impianto produttivo, infatti, è uno dei più grandi, funzionali e tecnologici d’Europa. È stato costruito intorno al dipendente, ovvero, la catena di produzione, fin dall’inizio, non è lineare ma a ferro di cavallo, per agevolare gli spostamenti e il benessere dei dipendenti sul lavoro.
Inoltre, l’impianto è sempre al passo con i tempi a livello tecnologico e ambientale. I dipendenti, ora quasi 200, sono aiutati costantemente da robot di vario tipo (carrelli automatizzati, muletti automatizzati, macchine impilatrici automatizzate, macchine imballatrici automatizzate), tutti forniti di guide laser e completamente autonomi nello svolgimento dei loro compiti.
La logistica Green
Inoltre, la sostenibilità è una bandiera portata alta anche nel settore dei trasporti. I mezzi gommati vengono utilizzati principalmente per trasportare i bancali di prodotti fino alla stazione ferroviaria più vicina, utilizzata come base per la spedizione degli stessi.
Nelle zone di Cuneo e Vinadio, infatti, le moderne infrastrutture (in particolare strade e tratti di ferrovia) favoriscono lo sviluppo del trasporto ferroviario delle merci, meno inquinante del trasporto su gomma. Ciò è reso possibile grazie alla sinergia esistente tra Acqua Sant’Anna e le lungimiranti amministrazioni locali della provincia di Cuneo, da sempre a favore dell’azienda.
Inoltre, l’impatto ambientale degli stabilimenti viene ridotto al minimo: il riscaldamento è sostituito dal riutilizzo del calore prodotto dai macchinari e l’impianto di illuminazione usato con accuratezza, grazie alla luce naturale.
Acqua Sant’Anna, Industria 4.0
Acqua Sant’Anna è la perfetta incarnazione dell’industry 4.0. La storia di un successo italiano che si è eretto a leader del settore delle acque minerali in pochissimo tempo. Una storia che fa credere nei sogni di chi non vuole arrendersi mai.
Al centro di questa storia, però, ci sono le persone. Prima di tutti i clienti, che per primi scelgono di portarla sulla loro tavola e che alimentano il successo di Acqua Sant’Anna.
Poi, i dipendenti, la spina dorsale del business. Alberto Bertone crede nelle persone che lavorano a fianco a lui, come parte della propria famiglia. Li conosce uno ad uno e sostiene, da sempre, anche il loro benessere fuori e dentro l’azienda.
Infine, troviamo l’ambiente, la montagna, il sole e il cielo azzurrissimo della sua terra. Non può esistere l’azienda senza la sorgente. Proprio per questo Acqua Sant’Anna riconosce ogni giorno l’importanza di produrre nel rispetto della sostenibilità ambientale. Un impegno importante che segna un cammino radioso verso un futuro lontano.
Un motivo in più per bere Acqua Sant’Anna!
Acqua Sant’Anna ed EcommerceDay
Acqua Sant’Anna ha partecipato a EcommerceDay 2023.
Luca Cheri, Direttore Commerciale in Acqua Sant’Anna, ci ha guidato attraverso l’impatto dell’inflazione sui consumi e sul retail, portando sotto i riflettori dell’evento il tema: L’impatto dell’inflazione sui consumi e sul retail.
Con oltre due decenni di esperienza nel settore, Luca Chieri ha condiviso preziose strategie adottate da aziende di produzione e distribuzione per affrontare le sfide economiche del presente. Un viaggio verso l’innovazione di Acqua Sant’Anna nel mercato dell’acqua con prodotti unici che anticipano le tendenze. Ascolta il suo intervento a EcommerceDay 2023!