Global e-commerce: aprirsi al commercio internazionale garantendo traduzioni dei contenuti ottimali. Disporre di uno strumento di traduzione preciso e professionale può rivelarsi un vantaggio da non sottovalutare.
Tuttavia, la costruzione di un global e-commerce che si occupi di vendere determinati prodotti al maggior numero di località (se non a tutte) nel mondo, è un mestiere che richiede molto più che un mero tool di traduzione.
Poiché la grande universalità che contraddistingue i siti e-commerce globali ha a che vedere con una mole non indifferente di mansioni dettagliate (localizzare fornitori, calcoli tasse, metodi di pagamento, ecc), è quindi necessario pianificare una strategia ragionata, suddivisibile in cinque fasi precise tra loro correlate:
1) Definire il livello di Posizione
Ogni rivenditore ha il suo set di requisiti per localizzare l’esperienza per gli shopper globali. Una localizzazione completa può essere molto costosa e rischia di consumare molto tempo, dal momento che richiede di assicurare che ogni parte del sito specifichi la località. (Cataloghi prodotti, contenuto, immagini, bottoni, metodi di pagamento, tasse, spedizione, tutto compreso).
Di conseguenza, è cruciale determinare ciò che deve essere localizzato sulla base dei criteri di successo per un mercato locale. Determinare l’estensione della localizzazione aiuterà il rivenditore a comprendere cosa investire e in che misura sforzarsi per avere successo nella sua determinata regione.
2) Rendere obbligatoria la Localizzazione
Una volta che il rivenditore ha determinato l’estensione della localizzazione, è particolarmente importante far sì che tale localizzazione sia obbligatoria. Quando un nuovo prodotto viene introdotto nel sito, il rivenditore deve quindi localizzare immediatamente il prodotto in questione, pena l’inadeguatezza dell’intero processo.
3) Assumere un operatore locale
Molti rivenditori globali di successo assumono operatori nativi dei luoghi nei quali vengono effettuati gli acquisti. Questa strategia pertanto garantisce una maggiore affidabilità, in quanto gli operatori, familiari con l’idioma e la cultura della loro terra natia, possono fornire le indicazioni necessarie per verificare che il sito sia impostato correttamente e non si verifichino problemi dovuti a fraintendimenti linguistici (mancanza di chiarezza, incomunicabilità).
4) Creare un sito ecommerce richiede un servizio clienti adattabile a molteplici linguaggi.
E’ indispensabile che il servizio di assistenza clienti sia disponibile nel maggior numero di lingue possibili, così da coprire tutti i settori che necessitano di comunicazioni chiare e dettagliate: dagli ordini, ai resi, alle conoscenze base del sito, alle FAQs, alle comunicazioni via e-mail, alle live chat, al fax.
5) Monitoring
Una volta creato un sito ecommerce, si devono investire molte risorse per monitorare costantemente il lavoro che altri competitor vanno svolgendo; oltre a tracciare l’attività della propria customer base, in modo da capire l’evoluzione del mercato locale e tenersi pronti per effettuare gli opportuni cambiamenti, in maniera tale da far crescere i profitti.