Sulle campagne Display le aziende spendono circa 23 miliardi di dollari. Di questi, una parte nutrita viene sprecata inutilmente. Si calcola che, entro il 2019, la spesa prevista per queste campagne crescerà del 90%, attestandosi a 37,6 miliardi di dollari.
E’ proprio a causa degli sperperi ai quali è soggetta che la Rete Display viene spesso considerata uno strumento di marketing inutile e inefficace, sconsigliato e tenuto alla larga dall’attenzione degli imprenditori.
In realtà, questo tipo di campagne può rivelarsi uno strumento straordinario per promuovere il proprio business. Basterà ricordare, tra le tante funzioni cui si può disporre, la possibilità di avere 1 milione di siti a disposizione nei quali inserire i propri annunci, la presenza di pochi competitors, la targetizzazione facilitata, e molto altro.
Come si può procedere, allora, per avviare questo tipo di attività evitando di consumare inutilmente risorse ed energie?
Queste cinque strategie sono state studiate appositamente per venire incontro alle domande di cui sopra:
1) Focalizzarsi sugli utenti, sia da desktop che da mobile
Ogni mese, le statistiche affermano che, surclassato dall’aumento del mobile, il desktop sia destinato a svanire definitivamente. Queste affermazioni, però, non devono scoraggiare, in quanto l’utilizzo integrato del maggior numero di dispositivi è sempre conveniente per le proprie campagne promozionali. Concentrarsi sugli utenti, invece che sui dispositivi, è il fattore chiave che divide un risultato di successo da una semplice intenzione non ancora concretizzata.
2) Comprare le Viewable Impressions
Si tratta di quei particolari momenti in cui un annuncio posizionato sulla pagina web è visibile a un utente.
In termini ufficiali, si parla di Viewable Impression quando il 50% dei pixel di un annuncio è visualizzato per almeno un secondo sullo schermo del monitor. Secondo le statistiche, solo il 54% di tutti gli annunci è realmente visibili agli utenti.
La posizione dell’annuncio influisce sulla visibilità dello stesso: in genere, il posizionamento è poco sopra metà della pagina.
Comprare tali Impressions significa comprare solo le impressioni che vengono effettivamente visualizzate dai visitatori, sulla base di precise misurazioni, permettendo così di risparmiare su tutte le altre: in questo modo, si eviterà di sperperare la parte di budget che verrebbe spesa coinvolgendo gli annunci ignorati dagli utenti.
3) Sintetizzare la creatività
Andare al sodo! La soglia di attenzione media è di 8 secondi, ragione per cui non ci si può permettere di creare un annuncio lungo o confuso. Il messaggio da far passare dev’essere dunque rilevante e facile da capire.
4) Comprare l’impression curve
L’impression curve, termine proprio dell’advertising, indica l’ordine in cui sono posti gli annunci.
Se l’impression curve è bassa, il vostro annuncio comparirà ai primi posti degli annunci caricati ogni volta che l’utente visita il sito.
Se l’impression curve è alta, invece, l’annuncio non compare finché un utente non rinfreschi il sito più e più volte o visiti un gruppo di pagine sul sito stesso.
Comprare l’impression curve bassa è più costoso ma efficace, perché le persone avranno modo di vedere i vostri annunci ogni volta che arriveranno sui siti in questione.
5) Targeting di comportamento
Il Targeting è solitamente abbinato al contesto di riferimento, ma per quel che riguarda le campagne Display, la scelta si concentra soprattutto sui profili degli utenti. Le ragioni sono molteplici: i profili degli utenti sono composti da tonnellate di dati che possono includere ricerche sul web, pattern di navigazione, vita sociale e molto altro.
Il targeting di comportamento può anche contare sui cosiddetti dati “offline”, cui pertengono indicazioni di censimento, transazioni in negozio, affiliazioni politiche.
Combinare tra loro queste cinque linee guida può rivelarsi particolarmente efficace per creare una strategia di annunci display capace di potenziare il proprio e-commerce evitando qualsiasi forma di spreco.
La Jusan Network, web agency tecnologica specializzata nel commercio elettronico, è impegnata in numerose attività di Web Marketing e Search Engine Marketing, tra cui campagne Adwords, Display e Remarketing, al fine di migliorare la diffusione del marchio dei clienti e la promozione dei loro servizi, così da incrementarne ulteriormente la visibilità.