Marketplace globali: la loro ascesa è destinata a continuare ancora per molto tempo. Si prevede che entro il 2020 il totale del commercio online sarà posseduto da colossi come Amazon, eBay e Alibaba.
Lungi dall’ignorare una simile realtà, I rivenditori online non indietreggiano né paiono eccessivamente intimoriti dalla loro diffusione.
A testimoniare la veridicità di questa affermazione è uno studio condotto dal professore Jory Abraham, direttore dell’Ecommerce Foundation, mediante la compilazione di un questionario che ha coinvolto 213 rivenditori e 43 consulenti di vendita. La composizione del gruppo incaricato a rispondere alle domande era mista, con membri di aziende appartenenti sia al mondo offline che al mondo online, organizzazioni più o meno grandi e player nazionali e internazionali.
Continuerà la crescita dei Marketplace globali. Il 40 % del mercato totale entro il 2020
Le domande in questione hanno attinto a diverse tematiche tra loro connesse, volte a porre in risalto l’influenza dei marketplace sui rivenditori e i brand. La conclusione più importante che è stata tratta dal questionario attiene al fatto che i marketplace continueranno ad accrescere il proprio potere, ricoprendo il 40% del mercato online entro il 2020. Al momento, questo tasso di crescita oscilla tra il 10% e il 30%, a seconda del paese interessato. Al tempo stesso, da quel che trapela dal questionario, i singoli rivenditori sono più che mai fiduciosi del fatto che anche il loro business stia crescendo a una soglia costante, e possa incrementare ancora.
Attualmente, i rivenditori utilizzano i marketplace quali veicoli di supporto per le loro operazioni, oltre che per attività di marketing mirate, IT, analytics e Big Data. Le caratteristiche delle piattaforme e-commerce, infatti, sono ciò che meglio si adatta alle visioni dei singoli commercianti. Grazie ai marketplace, le aziende possono raggiungere moltissimi consumatori, senza che questo comporti per loro un inutile dispendio di soldi ed energie.
Rivenditori e brand rischiano di perdere fino al 70% del commercio tradizionale
Nonostante quanto è stato appena detto, dal sondaggio emerge anche come un senso di preoccupazione diffusa, la convinzione che i rivenditori manchino di quelle qualità e leadership necessarie per stringere i denti e tenere a freno l’ascesa dei marketplace globali.
Risultati e dati, questi, che cedono il passo a una previsione futura complessa, dominata dal potere dei marketplace, all’interno della quale rivenditori e brand potrebbero perdere fino al 70% del loro commercio tradizionale.
A fronte di una situazione che si preannuncia delicata e complessa, i rivenditori devono cercare fin dal principio soluzioni alternative per restare competitivi e offrire i servizi al meglio delle proprie possibilità, aggiornandosi e informandosi di continuo, instaurando legami con i clienti così da ottenere la fiducia necessaria a rinforzare il proprio brand.